Cos’è la Bioedilizia: principi, materiali, pro e contro dell’architettura sostenibile
Oggigiorno l'uomo sembra aver compreso che ogni aspetto del suo sviluppo e della sua crescita non può essere visto come avulso dall'ambiente che lo circonda. Forse è vero che non si può guardare al futuro senza poggiarsi sulle solide basi del passato, ed è proprio negli equilibri del passato e, in un certo senso, nel ritorno alla natura che l'essere umano moderno ha trovato spunti per costruire il suo domani. Già con il nostro corso di progettazione di impianti ad energie rinnovabili, e con molti altri articoli presenti nel nostro blog abbiamo parlato di nuove filosofie di gestione energetica, materiali riciclabili, costruzioni a impatto zero, è proprio in questo filone "green" che si innesta la disciplina che vorremmo approfondiere oggi: la Bioedilizia.
Partiremo dalla sua definizione, per poi elencarne i principi, i materiali usati nelle costruzioni e infine tireremo le somme, stilando una lista di pro e contro.
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Bioedilizia: definizione e significato
Il termine bioedilizia, o bioarchitettura, è usato per indicare certe modalità di progettazione, costruzione e gestione di un edificio volte a preservare l'ambiente riducendo l'impatto negativo su quest'ultimo. Si tratta dunque di costruire, ristrutturare o convertire un elemento edilizio nel modo più ecologico e sostenibile mirando ad integrare sistemi o impianti che sfruttano energie pulite, utilizzando materiali e tecniche costruttive che portano a creare una vera e propria integrazione tra l'edificio, i suoi abitanti e l'ambiente che lo ospita.
Un esempio di opera di bioedilizia è la cosiddetta casa passiva di cui vi abbiamo parlato nel nostro articolo precedente: Cosa sono le Case Ecologiche.
I principi cardine della bioedilizia
Già dalla sua definizione si può comprendere benissimo quali siano i principi e le filosofie che ispirano le costruzioni dell'edilizia ecosostenibile, ma a onor di cronaca preferiamo esplicitarli, essi sono:
- l'approccio integrato,
che prevede che tutto il team che si occupa della realizzazione dell'opera (dall'architetto al costruttore) sia competente in materia, che conosca le diverse soluzioni costruttive possibili, i materiali e le tecniche costruttive sostenibili. - la considerazione dei vincoli geografici,
che impone di costruire tenendo conto delle caratteristiche del terreno e del paesaggio per far si che l'edificio sia compatibile con l'ambiente che lo circonda, che riesca a trarre il meglio da esso senza però avere un impatto negativo o turbarne l'equilibrio. - la scelta dei materiali,
che avviene anche in funzione dei vincoli geografici e suggerisce di impiegarne alcuni piuttosto che altri, in questo modo si possono evitare i cosiddetti ponti termici e si riesce ad ottimizzare l'edificio anche da altri punti di vista, come la durata o l'acustica. - le prestazioni energetiche,
ovvero la riduzione significativa del fabbisogno e del relativo consumo energetico degli edifici, tramite impianti o fonti di energia pulite che riducono sia l'inquinamento emesso dalla casa che i costi di mantenimento della stessa. - la salute e il comfort degli abitanti,
perché una costruzione che rispetta tutti i canoni della bioedilizia deve anche puntare al benessere termico, acustico, visivo e igrotermico delle persone che ci vivono, assicurando loro una buona qualità di acqua ed aria e protezione da campi elettromagnetici, umidità e altri fattori.
I materiali da costruzione ecosostenibili
La scelta dei materiali ha un ruolo di primaria importanza in tutte le opere costruttive di questo tipo, il Bio-architetto che progetta una casa ecologica sa bene che le risorse naturali non sono inesauribili e di conseguenza opta per la scelta di eco-materiali derivati da fonti rinnovabili, la cui produzione non è figlia di sprechi energetici, che non siano tossici per l'uomo e il cui eventuale smaltimento non arrechi danni all'ecosistema.
In parte si tratta di materiali con cui l'uomo si è sempre confrontato sin dall'inizio dei tempi, in parte di materiali frutto di tecnologie innovative e del riciclo di materie prime, ecco qualche esempio:
- paglia;
- legno;
- sughero;
- gesso;
- fibra di canapa;
- bambù;
- fibra di juta
- lana di roccia;
- legno-cemento;
- fibra di cellulosa;
- legno lamellare;
- fibra di legno mineralizzata;
- argilla espansa;
- calce espansa
- vernici di origine naturale;
Pro e contro della Bioedilizia
Siamo giunti al momento di tirare le somme e stilare una lista ben precisa di vantaggi e svantaggi dell'edilizia sostenibile e rispettosa dell'ambiente.
Iniziamo dai vantaggi, essi sono:
- Risparmio energetico;
- Risparmio Idrico;
- Buona qualità dell'aria e dell'acqua;
- Comfort per gli utenti;
- Zero impatto sull'ambiente;
- Incentivi e Detrazioni fiscali;
A fronte di ciò vi sono degli svantaggi che derivano dal fatto che, nonostante le detrazioni, i costi di costruzione sono elevati e, purtroppo, la rete di professionisti e il relativo mercato non è ancora ben consolidato in Italia. Tuttavia il secondo è uno svantaggio destinato a diventare sempre meno influente, per via della sensibilizzazione della gente all'argomento, per lo sviluppo della Green Economy, ma soprattutto perché i maggiori ordini professionali hanno iniziato a promuovere ed accreditare iniziative ed attività afferenti ai principi della Bioedilizia. Seminari, convegni e corsi di formazione renderanno i nostri professionisti sempre più all'altezza delle richieste e le costruzioni eco-sostenibili diventeranno una realtà sempre più tangibile.