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CER: le comunità energetiche rinnovabili in pillole

Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) stanno rivoluzionando il modo in cui produciamo e consumiamo energia. Non si tratta solo di una soluzione per ridurre le bollette o per diminuire le emissioni di CO₂: le CER rappresentano un modello innovativo che trasforma cittadini, aziende e enti locali in protagonisti della transizione energetica. In un periodo in cui i costi energetici sono sempre più imprevedibili, aderire o creare una CER non è solo una scelta sostenibile, ma anche una strategia intelligente per guadagnare indipendenza energetica. Con il supporto di incentivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e una normativa sempre più favorevole, le CER stanno diventando la chiave per un futuro più verde e accessibile. Vuoi sapere come funzionano, quali vantaggi offrono e come puoi partecipare? Continua a leggere e scoprirai non solo perché le CER sono importanti, ma anche come il tuo contributo da professionista può fare la differenza. Che tu sia un architetto, un ingegnere, un geometra o un imprenditore locale, le opportunità sono a portata di mano.

Cosa Sono le Comunità Energetiche Rinnovabili?

Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sono associazioni volontarie di cittadini, enti pubblici e privati che collaborano per produrre, consumare e gestire energia rinnovabile in un sistema condiviso. Questo modello si basa sull'autoconsumo collettivo, riducendo la dipendenza dalle grandi aziende fornitrici e promuovendo la sostenibilità energetica e l'utilizzo di sistemi che sfruttano le fonti rinnovabili come il fotovoltaico, l'eolico o la biomassa. L'energia generata viene distribuita tra i membri della comunità, favorendo non solo risparmi economici, ma anche un approccio più responsabile verso l'ambiente. Regolamentate dal Decreto Legislativo 199/2021, le CER sono incentivate attraverso agevolazioni economiche e normative, rendendo accessibile la creazione di comunità energetiche in tutta Italia. Il loro obiettivo principale è rendere l'energia rinnovabile una risorsa alla portata di tutti, integrando innovazione e cooperazione locale.

Come Funzionano le CER?

Il funzionamento delle CER è basato su un modello di cooperazione che consente di massimizzare l'efficienza energetica e ridurre i costi. In pratica, i membri della CER condividono l'energia prodotta da impianti rinnovabili locali, come pannelli fotovoltaici o turbine eoliche, utilizzandola per il proprio fabbisogno energetico. Nello specifico ogni comunità si basa su tre pilastri fondamentali:

  1. Produzione di energia
    L'energia viene generata da impianti condivisi, installati su tetti di edifici pubblici, privati o su terreni dedicati.
  2. Distribuzione locale
    L'energia prodotta viene consumata direttamente dagli utenti locali, riducendo le perdite dovute alla trasmissione su lunghe distanze.
  3. Gestione partecipativa
    I membri della CER decidono insieme come utilizzare i fondi, come distribuire l'energia e come pianificare eventuali investimenti futuri.

Un esempio tipico è quello di una CER condominiale, in cui l'energia prodotta da un impianto fotovoltaico sul tetto dell'edificio viene distribuita equamente tra i condomini, consentendo di risparmiare sulle bollette e di accedere a incentivi fiscali. Questo modello innovativo non solo rende le comunità energeticamente autosufficienti, ma contribuisce anche a creare un legame più forte tra i membri, migliorando la consapevolezza sull'uso responsabile delle risorse.

Chi può aderire ad una CER?

Chiunque può aderire a queste comunità, indipendentemente dal fatto di possedere o meno un impianto di produzione di energia rinnovabile. È possibile, infatti, partecipare alla CER in qualità di:

  1. Produttore di energia rinnovabile,
    che realizza e gestisce un impianto per la produzione di energia da fonti rinnovabili (es. fotovoltaico, eolico, biomassa), contribuendo direttamente alla generazione di energia per la comunità;
  2. Autoconsumatore di energia rinnovabile,
    che possiede un impianto di produzione da fonti rinnovabili e utilizza l'energia prodotta per i propri bisogni, condividendo l'eventuale surplus con gli altri membri della CER;
  3. Consumatore di energia elettrica,
    chi non possiede un impianto di produzione ma ha un'utenza elettrica attiva, i cui consumi possono essere coperti, in parte, dall'energia rinnovabile prodotta dalla comunità. Questo include anche clienti "vulnerabili" e famiglie a basso reddito, garantendo maggiore inclusione sociale ed equità energetica.

Questo modello inclusivo consente a cittadini, enti pubblici e privati di collaborare per creare una rete energetica sostenibile e condivisa.

Vantaggi e Svantaggi

Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) offrono una serie di benefici significativi, ma non sono esenti da sfide. Analizziamo i principali vantaggi e svantaggi di questo modello innovativo.

Vantaggi delle CER

  1. Risparmio Economico
    I membri della CER possono ridurre le bollette energetiche fino al 30%, grazie alla condivisione dell'energia prodotta localmente e agli incentivi economici per l'autoconsumo collettivo.
  2. Accesso agli Incentivi
    Le CER beneficiano di agevolazioni fiscali, finanziamenti dedicati (ad esempio tramite il PNRR) e contributi erogati dal GSE per l'energia condivisa, rendendo l'investimento iniziale più sostenibile.
  3. Sostenibilità Ambientale
    Le CER favoriscono la produzione e il consumo di energia rinnovabile, riducendo le emissioni di CO₂ e l'impatto ambientale legato al consumo di combustibili fossili.
  4. Autosufficienza Energetica
    Grazie alla produzione locale di energia, le CER riducono la dipendenza dai grandi fornitori energetici, aumentando la resilienza delle comunità alle fluttuazioni di mercato.
  5. Inclusione Sociale
    Consentono anche a famiglie a basso reddito e clienti vulnerabili di accedere a energia rinnovabile a costi ridotti, combattendo la povertà energetica.
  6. Valorizzazione Territoriale
    Le CER promuovono lo sviluppo economico locale, stimolando investimenti e creando posti di lavoro nel settore delle energie rinnovabili.

Svantaggi delle CER

  1. Complessità Normativa e Burocratica
    La creazione di una CER richiede l'adempimento di procedure burocratiche complesse, dalla costituzione dell'associazione alla gestione degli incentivi.
  2. Costi Iniziali Elevati
    Sebbene i costi siano spesso mitigati dagli incentivi, l'installazione di impianti e l'implementazione delle infrastrutture possono rappresentare una barriera per alcune comunità.
  3. Gestione Tecnica e Amministrativa
    È necessaria una gestione efficace, che spesso richiede competenze tecniche e amministrative specifiche per coordinare la produzione, la distribuzione e la manutenzione degli impianti.
  4. Dipendenza da Infrastrutture Locali
    Le CER richiedono reti elettriche locali adeguate per garantire la distribuzione dell'energia prodotta. In alcune aree, infrastrutture obsolete possono rappresentare un limite.
  5. Mancanza di Consapevolezza
    Molte comunità non conoscono ancora i benefici delle CER, il che può rallentare la loro diffusione.
  6. Divisione degli Utili
    La gestione della ripartizione dei benefici tra i membri può generare conflitti, soprattutto se i ruoli e i contributi non sono chiaramente definiti.

Con una gestione ben pianificata e il supporto di professionisti esperti, i vantaggi delle CER possono superare di gran lunga gli svantaggi, rendendole una scelta strategica per il futuro energetico delle comunità.

Come Costituire una Comunità Energetica Rinnovabile (CER)

La costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) è un processo articolato che richiede pianificazione, competenze tecniche e un forte coinvolgimento della comunità. Di seguito abbiamo elencato i 5 step fondamentali, indicando per ciascuno il ruolo e le responsabilità dei professionisti del settore tecnico.

Fase 1: Valutazione Iniziale e Studio di Fattibilità

La prima fase consiste nello studio di fattibilità, che analizza le potenzialità di sviluppo della CER nel contesto territoriale specifico. Questa analisi considera:

  • Le caratteristiche locali (es. disponibilità di superfici per impianti solari o eolici);
  • I costi previsti per la realizzazione degli impianti;
  • I risultati attesi in termini di produzione energetica e benefici economici.

In questa fase i professionisti dovranno supportare i promotori del progetto nella comunicazione con enti locali per ottenere il consenso iniziale, fornendo anche un'analisi dettagliata e simulazioni affidabili utilizzando strumenti come PV*SOL, GIS e software di simulazione energetica per presentare uno studio di fattibilità completo.

Nello specifico, ecco quali saranno le principali attività:

Analisi del Territorio I professionisti effettuano una mappatura del contesto territoriale per individuare aree idonee all'installazione di impianti rinnovabili, valutando parametri come irraggiamento solare, potenziale eolico e disponibilità di biomassa.
Dimensionamento Energetico Simulano il fabbisogno energetico dei membri della CER e calcolano la capacità produttiva necessaria per coprire la domanda, ottimizzando il rapporto tra produzione e consumi.
Valutazione Economica Forniscono stime sui costi di investimento, gestione e manutenzione, oltre a proiettare i risparmi e i ricavi ottenibili grazie agli incentivi statali e alla condivisione dell'energia.
Analisi Normativa Verificano la conformità alle normative nazionali e locali, identificando eventuali vincoli urbanistici e ambientali.

Fase 2. Raccolta di Adesioni

Una volta completata la valutazione, si passa al coinvolgimento dei soggetti interessati a partecipare alla CER. Questi possono essere:

  • Cittadini: singole famiglie o gruppi.
  • Imprese locali: attività produttive interessate alla riduzione dei costi energetici.
  • Enti pubblici: scuole, uffici comunali o altri edifici pubblici.

La raccolta delle adesioni avviene solitamente tramite campagne di sensibilizzazione e incontri informativi. I partecipanti devono essere connessi alla stessa cabina di trasformazione primaria, un requisito fondamentale per costituire una CER. In questo caso, i professionisti hanno il compito di facilitare il dialogo tra le parti interessate e tradurre le esigenze della comunità in specifiche tecniche, determinare come integrare al meglio i vari profili di consumatori e produttori in un sistema energetico bilanciato.

Tutto ciò, all'atto pratico si traduce in:

Identificazione dei Partecipanti Distinguere tra produttori (chi possiede o può installare impianti rinnovabili), autoconsumatori e consumatori puri.
Campagne di Sensibilizzazione Collaborano alla creazione di contenuti informativi tecnici per spiegare ai potenziali membri i benefici economici e ambientali della CER.
Organizzazione tecnica dei membri Definiscono le modalità operative e le connessioni necessarie tra gli utenti per massimizzare l'efficienza energetica.

Fase 3. Costituzione dell'Ente Giuridico

Per gestire ufficialmente la CER, è necessario costituire un ente giuridico. Le forme più comuni sono:

  • Associazione non riconosciuta: adatta a piccole CER.
  • Cooperativa: indicata per progetti più ampi con molti membri.

Durante questa fase, vengono definiti i regolamenti interni, che includono:

  • I criteri per la ripartizione dell'energia prodotta.
  • La gestione degli incentivi economici.
  • Le modalità di adesione per nuovi membri.

Ad architetti, ingegneri o geometri, in questa fase è richiesto di collaborare a stretto giro con consulenti legali per svolgere le seguenti attività:

Definizione dello Statuto Redazione dello statuto della CER con focus sulla ripartizione dei benefici, la gestione degli incentivi e le modalità di adesione di nuovi membri.
Creazione della struttura organizzativa Supporto alla scelta della forma giuridica più idonea (es. associazione non riconosciuta o cooperativa).
Adempimenti Burocratici Preparazione e presentazione della documentazione necessaria per la registrazione ufficiale della CER.

Fase 4. Realizzazione e Messa in esercizio degli Impianti Rinnovabili

A questo punto, si procede con la costruzione degli impianti che forniranno energia alla CER. Questi possono includere:

  • Impianti fotovoltaici: spesso installati su tetti di edifici o terreni pubblici.
  • Impianti eolici o a biomassa: per progetti in aree rurali o industriali.

I professionisti tecnici hanno un ruolo centrale in questa fase, in quanto dovranno gestire l'intero ciclo di progettazione, dalla fase preliminare a quella esecutiva, assicurandosi che gli impianti rispettino standard di efficienza e sostenibilità, e garantendo l'allineamento tra obiettivi tecnici ed economici attraverso strumenti di modellazione come BIM o HOMER.

Questa fase prevede una lunga lista di attività da svolgere, le più importanti sono:

Progettazione degli impianti Creano layout per impianti rinnovabili ottimizzati in base alla posizione geografica, alle risorse disponibili e alle esigenze energetiche dei membri.
Integrazione tecnologica Progettano microgrid locali e sistemi di accumulo per garantire una distribuzione efficiente dell'energia prodotta.
Simulazioni avanzate Utilizzano software per modellare la performance energetica, simulare scenari di consumo e prevedere l'impatto economico delle decisioni progettuali.
Coordinamento dell'installazione Supervisione dei lavori di installazione degli impianti rinnovabili, con particolare attenzione alla qualità dei materiali e al rispetto delle tempistiche.
Collaudo Verifica del corretto funzionamento degli impianti e delle reti di distribuzione.
Connessione alla Rete Gestione delle pratiche per la connessione alla rete elettrica locale, assicurando la conformità tecnica alle specifiche richieste dal gestore della rete.

Fase 5. Attivazione della CER e Accesso agli Incentivi

Dopo la messa in esercizio degli impianti, la CER viene attivata ufficialmente e si presenta la domanda per accedere agli incentivi statali attraverso il portale del Gestore dei Servizi Energetici (GSE). È fondamentale completare questa procedura entro 120 giorni dalla data di entrata in esercizio degli impianti. Gli incentivi premiano l'energia condivisa tra i membri della CER e rappresentano una fonte di entrate aggiuntive, rendendo economicamente vantaggioso il modello. I professionisti dovranno fare in modo che la CER possa avere il massimo supporto economico disponibile, presentando una domanda tecnicamente ineccepibile, monitorando tutto il processo di approvazione

Di conseguenza dovranno provvedere a:

Compilazione della Domanda Preparano i dati tecnici e amministrativi richiesti per accedere agli incentivi statali tramite il portale del GSE.
Ottimizzazione della Domanda Calcolano il potenziale incentivo ottenibile, assicurandosi che il progetto rispetti tutti i requisiti normativi.

Fase extra: Monitoraggio continuo

Dopo l'avvio è necessario un monitoraggio continuo e una gestione efficiente per garantire il funzionamento ottimale degli impianti e la massimizzazione dei benefici. I professionisti si dovranno occupare di:

Monitoraggio tecnologico Installazione e gestione di smart meters e piattaforme IoT per analizzare la produzione, il consumo e la distribuzione dell'energia in tempo reale.
Manutenzione preventiva Pianificazione e supervisione di interventi periodici sugli impianti per mantenerli in efficienza e prevenire guasti.
Gestione economica e amministrativa Supervisione della ripartizione degli incentivi tra i membri, redazione di report periodici e comunicazione con il GSE per le procedure di rendicontazione.
Ottimizzazione continua Analisi dei dati energetici per individuare inefficienze e proporre miglioramenti, come l'installazione di nuovi impianti o soluzioni per aumentare l'autoconsumo.

Grazie al loro contributo, i professionisti garantiscono che la CER funzioni al massimo delle sue potenzialità, assicurandone la sostenibilità a lungo termine e l'equità tra i membri.

Perché la formazione sulle CER è cruciale?

Le CER non sono solo una risposta tecnica alle sfide del cambiamento climatico, ma un modello organizzativo che integra sostenibilità, autonomia energetica e cooperazione. Tuttavia, il successo di una CER dipende dalla capacità dei professionisti di gestire ogni aspetto del processo, dalla progettazione iniziale alla gestione operativa, e ciò rende la formazione un elemento chiave per tutti i professionisti coinvolti nel settore energetico. Se sei un progettista, un amministratore pubblico, un consulente legale o un imprenditore interessato a sfruttare le potenzialità delle CER, il nostro Corso sulle Comunità Energetiche Rinnovabili ti fornirà tutte le conoscenze necessarie per comprendere questo settore in piena espansione.
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Le comunità energetiche più famose in italia

Le CER in Italia rappresentano un modello innovativo di produzione e consumo condiviso di energia da fonti rinnovabili. Ecco una panoramica storica di alcune delle iniziative più significative:

1. Magliano Alpi (CN), Piemonte

Il 18 dicembre 2020, il comune di Magliano Alpi ha costituito ufficialmente la prima CER in Italia, denominata "Energy City Hall". L'iniziativa è nata con l'obiettivo di condividere l'energia prodotta da un impianto fotovoltaico installato sul tetto del municipio, coinvolgendo edifici comunali, una realtà produttiva e due famiglie. Questo progetto pionieristico ha posto le basi per lo sviluppo di ulteriori comunità energetiche nel Paese.

2. Turano Lodigiano (LO), Lombardia

Il 4 febbraio 2022, nel comune di Turano Lodigiano è stata inaugurata "Solisca", la prima CER della Lombardia. Il progetto, avviato nell'ottobre 2020, è stato realizzato in collaborazione con Sorgenia e coinvolge 23 famiglie, la parrocchia e nove utenze comunali. Due impianti fotovoltaici, con una potenza complessiva di 46,5 kWp, sono stati installati sugli spogliatoi della palestra e del campo sportivo comunale, producendo circa 50.000 kWh all'anno. L'energia generata viene condivisa tra i membri della comunità, promuovendo l'autoconsumo e la sostenibilità ambientale.

3. San Benedetto del Tronto e Acquaviva Picena (AP), Marche

Queste città hanno avviato una CER che coinvolge cittadini, imprese ed enti locali, promuovendo l'autoconsumo di energia rinnovabile e offrendo vantaggi economici e ambientali alla comunità. L'iniziativa mira a ridurre i costi energetici per i membri e a incentivare l'uso di fonti rinnovabili, contribuendo alla sostenibilità del territorio.

4. Biccari (FG), Puglia

Il comune di Biccari ha intrapreso un progetto per trasformare l'intero paese in una comunità energetica, coinvolgendo la popolazione locale nella produzione e gestione condivisa dell'energia. L'obiettivo è promuovere l'autosufficienza energetica e la sostenibilità ambientale, creando un modello replicabile in altre realtà locali.

5. Galeata (FC), Emilia-Romagna

Storia: In questo comune è attiva una CER che consente ai membri di risparmiare sulle bollette energetiche attraverso la condivisione dell'energia prodotta da fonti rinnovabili. Il progetto mira a coinvolgere un numero crescente di cittadini e imprese, promuovendo la partecipazione attiva alla transizione energetica e la diffusione di pratiche sostenibili.
Queste iniziative rappresentano esempi virtuosi di come le comunità locali possano collaborare per promuovere la sostenibilità energetica e l'autonomia nella gestione delle risorse, contribuendo alla transizione ecologica del Paese

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