Superbonus 2024 con aliquota al 70%: la guida aggiornata
Nel 2024, il Superbonus subisce una trasformazione significativa: è prevista la proroga dell'incentivo per un bacino più ristretto di destinatari, ma l'aliquota verrà ridotta al 70% per le spese effettuate nel corso dell'anno e, nel 2025 verrà ulteriormente ridimensionata al 65%. Importante notare che resteranno in vigore le limitazioni sulla cessione del credito e lo sconto in fattura. Una svolta importante arriva con il Decreto del Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2023, che ha introdotto deroghe per il 2024. Attraverso questa guida, vi offriamo un'analisi completa e dettagliata sul Superbonus 2024: scoprirete le ultime novità, le normative aggiornate e le eccezioni applicabili a partire dal 1° gennaio 2024.
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A chi spetta l'agevolazione?
Come anticipato in apertura, il Superbonus nella misura del 70% potrà essere richiesto da un bacino di beneficiari più ristretto, i quali sono indicati dall'articolo 119, comma b-bis, del decreto legge 34/2020.
Ecco a chi spetta nello specifico:
- Condomini;
- Persone fisiche, al di fuori dell'ambito di esercizio di impresa, arte o professione, in relazione a interventi su edifici formati da 2 a 4 unità immobiliari distinte anche se di proprietà singola o in comproprietà;
- Onlus;
- ADV;
- APS.
Ricordiamo che per le abitazioni unifamiliari, come le villette, lo sconto fiscale si è concluso con l'inizio dell'anno. Inoltre, è importante sottolineare per aree colpite dai terremoti è previsto il Superbonus rafforzato, che consente di beneficiare ancora dell'aliquota iniziale del 110%.
Come funziona il superbonus 2024
Il Superbonus con aliquota al 70% previsto per il 2024 offre ancora delle opportunità per chi intende realizzare lavori di efficientamento energetico, come l'isolamento termico, la sostituzione di impianti di climatizzazione, l'installazione di pannelli fotovoltaici e molti altri interventi che vedremo meglio in seguito. È fondamentale sottolineare che per accedere a questa agevolazione il requisito principale è intraprendere almeno un intervento definito "trainante", ovvero un lavoro di rilevante importanza che apporti all'edificio un miglioramento di almeno 2 classi energetiche. Solo dopo aver realizzato uno di questi interventi chiave, sarà possibile includere nel Superbonus anche lavori "trainati", cioè di natura secondaria, ampliando così il ventaglio delle opzioni disponibili.
Tipologie di interventi: Trainanti e Trainati
Gli interventi trainanti considerati come "primari" per l'attivazione del superbonus sono:
- Realizzazione di opere di isolamento termico per ottimizzare l'efficienza energetica dell'involucro dell'edificio;
- Rinnovo degli impianti di riscaldamento nelle aree comuni di strutture condominiali, puntando su soluzioni più efficienti e sostenibili;
- Sostituzione degli impianti di riscaldamento in abitazioni unifamiliari o in singole unità abitative di strutture multifamiliari che operano in modo indipendente;
- Implementazione di misure preventive contro i danni sismici, aumentando così la sicurezza strutturale degli edifici.
Passiamo ora agli interventi trainati, cioè quelli secondari che possono essere intrapresi insieme ad almeno uno dei principali, tra essi rientrano:
- Ulteriori lavori finalizzati al miglioramento dell'efficienza energetica complessiva dell'edificio;
- Installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo per promuovere l'utilizzo di energie rinnovabili;
- Allestimento di infrastrutture dedicate alla ricarica di veicoli elettrici, un'iniziativa che si distingue dal bonus specifico per la ricarica veicoli elettrici ARERA e dal bonus per le colonnine elettriche private;
- Eliminazione di barriere architettoniche, agevolando l'accessibilità e la mobilità all'interno degli edifici, un intervento che si differenzia dalla detrazione prevista dal bonus specifico per le barriere architettoniche.
Tabella di riepilogo di tutte le scadenze
Superbonus 70%: Cessione del Credito e Sconto in Fattura
Viene confermato quanto disposto dall'articolo 2 del Decreto Legge 11/2023, ovvero lo stop a cessione del credito e sconto in fattura dal 17 febbraio 2023. Tuttavia identificate alcune eccezioni che permettono ancora la loro applicazione per i lavori in ambito condominale per i quali, alla data del 16 febbraio 2023, siano già state presentate:
- la C.I.L.A.S. (Comunicazione Inizio Lavori Asseverati Superbonus);
- la delibera assembleare di approvazione dei lavori.
In assenza di questi requisiti, gli interessati potranno fruire dell'agevolazione in modo diretto, senza la possibilità di cedere il credito o di ricevere lo sconto in fattura.
Novità e Deroghe per il 2024
Anche se le organizzazioni di settore e diverse parti politiche hanno presentato emendamenti e richieste di modifica al cosiddetto Decreto Salva-Superbonus, il Governo è rimasto sulle sue decisioni e ha decretato lo stop al Superbonus del 110%, pur concedendo delle deroghe specifiche stabilite nel Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2023.
Tali misure riguardano due categorie:
cantieri avviati quando er a in vigore il Superbonus 110% | a questi cantieri sarà riconosciuta l'aliquota del 110% ma solo per i lavori realizzati ed asseverati entro il 31/12/2023. |
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cantieri con SAL di almeno il 60% entro il 31/12/ 2023 | per questi cantieri sarà previsto un contributo speciale, limitato però solo ai soggetti con redditi pari o inferiori a 15.000€. |
Fondo indigenti
Il contributo speciale sarà erogato dall'Agenzia delle Entrate che attingerà dal cosiddetto fondo indigenti, realizzato su direttiva del D.L. 212/2023 e rivolto ai soggetti con un reddito di riferimento (non ISEE), non superiore a 15.000€.
Ecco le caratteristiche principali del fondo:
- può essere utilizzato fino al 31 ottobre 2024;
- non concorre alla formazione della base imponibile delle imposte sul reddito;
- compensa la differenza tra l'aliquota del 110% e quella odierna del 70%;
- si applica solo ai cantieri con SAL al 60% entro il 31/12/2023.
Come funziona la detrazione?
La detrazione si ottiene attraverso il consueto meccanismo di detrazione fiscale applicato nella dichiarazione dei redditi. I contribuenti hanno la possibilità di suddividere le detrazioni ottenute per le spese inerenti a interventi edilizi qualificati per il Superbonus, distribuendole in un arco temporale di 10 anni. Questa opzione mira a facilitare l'accesso e l'utilizzo del beneficio fiscale da parte dei contribuenti.
Importante notare che questo regime di detrazione prende avvio dal periodo d'imposta del 2023. Ciò significa che le spese sostenute nel corso del 2023 potranno essere dedotte a partire dalla dichiarazione dei redditi del 2024, seguendo le linee guida previste per la fruizione del Superbonus.
Come richiedere il superbonus 70% nel 2024
Le modalità di presentazione della domanda relativa al Superbonus nel 2024 rimangono invariate. La richiesta va presentate entro 90 giorni dal termine dei lavori sulla sezione dedicata sul sito dell'Agenzia ENEA, seguendo questi step:
- Effettuare la registrazione e accedere al sistema online;
- Inserire i dati anagrafici del beneficiario della detrazione, nonché le informazioni relative all'immobile oggetto degli interventi;
- Compilare e allegare tutti i documenti necessari a dimostrare il miglioramento di almeno due classi energetiche dell'edificio, come indicato dall'Attestato di Prestazione Energetica (APE);
- Inviare una copia firmata dell'asseverazione che attesta gli interventi di efficientamento energetico realizzati, e una copia del visto di conformità, redatto da un tecnico qualificato.
Dopo la verifica e l'approvazione della documentazione, sarà possibile procedere con la detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi. Per un approfondimento dettagliato sulle procedure di richiesta del Superbonus, si può consultare la guida pubblicata dall'Agenzia delle Entrate.